RISTORAMENTO

Camminiamo alzando gli occhi al cielo, perchè l'aiuto ci viene da Colui che ha fatto il cielo e la terra (SALMO 121).

Questo puntinablu nei testi, è un invito a riflettere

Ristoramento

Ed io ho riguardato, e non vi è stato nessuno che mi aiutasse; ed ho considerato con meraviglia, e non vi è stato nessuno che mi sostenesse; ma il mio braccio mi ha operato salute, e la mia ira è stata quella che mi ha sostenuto" (Isaia 63.5).
Perchè il Fanciullo ci è nato, il Figliuolo ci è stato dato; e l'imperio è stato posto sopra le sue spalle; e il suo Nome sarà chiamato: L'Ammirabile, il Consigliere, l'Iddio forte, il Padre dell'eternità, il Principe della pace. Vi sarà senza fine accrescimento d'imperio e di pace, sopra il trono di Davide, e sopra il suo regno; per stabilirlo, e per fermarlo in giudizio, e in giustizia, da ora fino in eterno. La gelosia del Signore degli eserciti farà questo (Isaia 9.5-6).

A chi è indirizzata la dottrina?

divisorio

A chi vuol egli dare insegnamenti? A chi vuol egli far capire la lezione? A dei bambini appena divezzati, staccati dalle mammelle? Poiché è un continuo dare precetto dopo precetto, precetto dopo precetto, regola dopo regola, regola dopo regola, un poco qui, un poco là! Isaia 28-9-10

Dal testo in alto riportato, risulta chiara la mancanza di una linea di ammaestramento, oltre che la mancanza di un vero ammaestramento. Allo stesso modo risulta evidente che la dottrina non è indirizzata a bambini, i quali hanno bisogno di latte, ma è indirizzata a uomini che hanno l'esercizio dell'intelletto indirizzato alla comprensione. Il salmista dice, parlando di ciò che ha nel cuore: "Io ho da Te l'argomento della mia lode in grande radunanza" (Salmo 22.25).In altro Salmo leggiamo: "Dio mio, io prendo piacere nel fare la tua volontà, e la tua Legge è nel mezzo delle mie interiora"(Salmo 4.8). Quando si parla di bambini (metafora), si pensa sempre a piccole creature, in realtà il bambino non ha la conoscenza e quindi non gli si può insegnare la dottrina, mentre l'adulto che conserva nel cuore la semplicità di un fanciullo è in grado di ricevere e apprezzare tutto ciò che lo lega a Cristo in ragione del fatto che è il Salvatore del mondo.

Un esempio di bambino che riceve dottrina la troviamo in Atti 8.29-33, perchè narra la vicenda dell'eunuco etiope che tornava al suo paese dopo la festa religiosa a cui aveva partecipato. Questo è il Testo: "E lo Spirito disse a Filippo: Accostati, e giungi questo carro. E Filippo accorse, ed udì che egli leggeva il profeta Isaia, e gli disse: Intendi tu le cose che tu leggi? Ed egli disse: E come potrei io intenderle, se non che alcuno mi guidi? E pregò Filippo che montasse, e sedesse con lui. Or il luogo della scrittura che egli leggeva era questo: Egli è stato menato all'uccisione, come una pecora; e come un agnello che è muto dinanzi a colui che lo tosa, così egli non ha aperta la sua bocca. Per il suo abbassamento la sua condannazione è stata tolta; ma chi racconterà la sua età? Poichè la sua vita è stata tolta dalla terra". Di questo personaggio non dobbiamo dimenticare la levatura sociale

E' chiaro che il fanciullo deve essere educato e che la dottrina significa insegnamento, ma una cosa è essere bambini bisognosi di latte e altro è essere uomini maturi che hanno l'uso della ragione. L'apostolo Paolo rimproverò i Corinzi, dicendo: " OR io, fratelli, non ho potuto parlare a voi, come a spirituali, anzi vi ho parlato come a carnali, come a fanciulli in Cristo. Io vi ho dato da bere del latte, e non vi ho dato del cibo, perchè voi non potevate ancora portarlo; anzi neppure ora potete, perchè siete carnali" (1 Corinzi 3.1-2). In che cosa erano carnali? Paolo prosegue: "Siccome, poichè fra voi vi è invidia, e contenzione, e divisioni, non siete voi carnali, e non camminate voi secondo l'uomo? Perchè, quando l'uno dice: Quant'è a me, io son di Paolo; e l'altro: Ed io d'Apollo; non siete voi carnali?".

La dove esistono le fazioni, dove radicano le contese e le liti, potrà mai esservi spazio per una sana dottrina? Chiunque voglia imparare dottrina, la vera dottrina, deve mettersi ai piedi di Gesù e ascoltarlo, lasciarlo parlare, come quando presenta Suo Padre che ne descrive il valore, lo onora riconoscendogli la gloria che gli spetta e sottoponendosi a Lui affinché la Sua volontà sia fatta (Matteo 11.25).

Chiunque voglia imparare la sana dottrina non si può sottrarre ad avere nei confronti di Dio l'atteggiamento di Gesù che ci viene descritto in Isaia 50.5: " Il Signore Iddio mi ha aperto l'orecchio, ed io non sono stato ribelle, non mi sono tratto indietro ".

Quando leggiamo le scritture che riteniamo essere ispirate da Dio, abbiamo davanti a noi un testimone, ma quando leggiamo il testimone, ci troviamo si davanti la parola di Dio scritta che ha però bisogno di esserci rivelata. Non possiamo forzare la rivelazione con la fatica della carne, ma abbiamo bisogno di un interprete mandato da Dio. La curiosità potrà anche essere positiva, ma non per intendere della parola di Dio ciò di cui abbiamo reale necessità.

Come vedremo, le scritture lasciano intravvedere quelle che comunemente vengono chiamate dottrine della bibbia. In reatà essa contiene una sola dottrina, cioè la volontà di Dio comunicata agli uomini. Certo gli aspetti sono tanti, ma del resto l'autore della vita è Dio stesso, così come lo è di ogni cosa, perchè la Sua Legge, la Legge della sua giustizia è meravigliosa e a tratti incomprensibile per le nostre menti. Potremo mai comprendere perchè Dio ha creato ogni cosa? Potremo mai comprendere perchè ha scelto la via della croce come unica via di vita e di grazia? Non poteva Lui, l'Onnipotente che ha creato ogni cosa, visto che l'opera si è guastata, distruggerla? Non ha fatto nulla di tutto ciò, ma ha ripreso tutta l'opera sua nelle sue mani e come un vasellaio ha rimpastato l'argilla e ne ha fatto un vaso come a Lui vasellaio parve bene di fare, perchè è impossibile che il vaso dica al suo formatore: Perchè mi hai fatto così?

Sostenuti come sempre dall'amore verso di Lui cercheremo ed esamineremo nella misura della Sua grazia tutto ciò che Lui ci vorrà mettere davanti, con l'obiettivo di santificare il Suo Nome, raccontando le opere sue.

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